Prince
Prince

Prince

Nato il 7 giugno 1958 a Minneapolis, Prince Rogers Nelson cresce in una famiglia piena di problemi, con un padre musicista. Il piccolo Prince ne eredita l’orecchio musicale, imparando a suonare una notevole quantità di strumenti.

A 13 anni è già leader di una band; a 16 lascia la casa dei genitori e va a vivere nella cantina di un amico. Un anno dopo, comincia a lavorare come session-man in uno studio di registrazione. A 19 anni convince la Warner Bros a fargli incidere un album del quale avrà il controllo pressoché completo: FOR YOU, da lui interamente suonato.

Il disco successivo, grazie anche al singolo “I wanna be your lover”, lo fa conoscere anche in Europa. Con una media di un disco all’anno (a testimonianza di una creatività irrefrenabile), incide un paio di dischi “di assestamento” e fa da supporter ai Rolling Stones, fino a quando non sfonda definitivamente la porta delle radio e della nascente MTV grazie ai singoli del doppio 1999: la title-track, più “Little red corvette”. Tutto è pronto per l’accesso al club delle superstar, che avviene con PURPLE RAIN. Il disco (24 settimane di fila in testa alle charts americane) è ricco di canzoni ispirate e destinate a segnare sia il rock che la black music degli anni successivi, e accompagna un film semiautobiografico che si rivela un grande successo - fruttandogli l’Oscar per la migliore colonna sonora.

Pochi mesi dopo, Prince inaugura la sua etichetta, la Paisley Park, con la sorpresa psichedelica di AROUND THE WORLD IN A DAY. Il pubblico è perplesso, ma il disco vende ugualmente come il pane, e la versatilità di Prince, in grado di spaziare dal funk al pop, piace. E piacciono anche le avventure soliste dei suoi “protetti”: Wendy & Lisa (suo scudiere nel gruppo “Revolution”), Vanity, Apollonia, Jill Jones, la rediviva Chaka Khan; il tocco di Prince è il tocco di Mida. Nel 1986 tenta nuovamente l’accoppiata film-disco, ma se il secondo (PARADE, contenente la famosissima “Kiss”) piace, il primo, “Under the cherry moon”, è un fiasco. Diretto da lui stesso, in bianco e nero, è un nuovo giochetto autoreferenziale che lo induce a concentrarsi maggiormente sulla carriera musicale.

Il doppio SIGN O’ THE TIMES, del 1987, lo riporta in auge. Pubblico e critica sono ai suoi piedi, e il tour seguente rimane memorabile. In questo periodo dichiara: “Per ogni canzone che pubblico, ne scrivo altre cinque, ma i meccanismi dell’industria discografica non mi permettono di pubblicarle”. E’ il primo segnale dei problemi che incontrerà nella seconda parte della sua carriera. Al momento, riesce a “piazzare” le sue canzoni presso altri artisti. “Nothing compares 2 u”, ad esempio, viene interpretata prima dai Family e, qualche anno dopo (con successo enorme), da Sinead O’Connor. Alla fine del 1987 ha già pronto un nuovo disco, THE BLACK ALBUM. Ma dopo lunghe discussioni con la Warner, il disco viene bloccato per i testi “cupi e immorali” (ma versioni pirata circolano tra i fans, prima della pubblicazione ufficiale nel 1994).

Nel 1988 esce LOVESEXY, un fiasco in termini di vendite. Nel 1989 riguadagna le prime posizioni con la colonna sonora di “Batman” (e, grazie al film, ha un flirt con la protagonista, Kim Basinger). Nel 1990 esce il film-concerto GRAFFITI BRIDGE, accompagnato dalla relativa colonna sonora. Nel 1991 forma un nuovo gruppo, la New Power Generation, e grazie a “Cream”, da DIAMONDS AND PEARLS, va per la quinta volta in testa alla classifica dei singoli più venduti in Usa. Nel 1992 Prince firma un contratto da 100 milioni di dollari con la Warner per sei album, ma le cose stanno per precipitare. Prince infatti pubblica un album senza titolo e senza nome, caratterizzato dal suo nuovo simbolo, a metà tra quello maschile e quello femminile, e pretende che non lo si chiami più Prince. Di qui, la nascita dei soprannomi “Symbol” e Tafkap, acronimo inglese per “L’Artista Precedentemente Noto Come Prince”.

Il cambiamento di nome non è casuale: tra Prince e la Warner comincia una guerra per il controllo delle registrazioni e per la frequenza delle pubblicazioni; l’etichetta vuole tenere a freno la sua star, impedendogli di pubblicare tutto ciò che incide. L’artista comincia a girare con la scritta “schiavo” sulla faccia, e annuncia che non realizzerà nuove canzoni come “Prince”: i suoi obblighi contrattuali troveranno adempimento nelle oltre 500 canzoni inedite dell’archivio Warner. Nel 1994 Tafkap incide un singolo (“The most beautiful girl in the world”) per una piccola etichetta, la Bellmark, e va al n.3 in classifica, dimostrando che può vivere senza Warner. La multinazionale risponde con un disco intitolato COME, che reca sulla copertina la scritta “1958-1993” (come dire, data di nascita e di morte di Prince). Dopo un po’, le parti sembrano accordarsi per altri due album sotto il nome di Prince. Il primo, THE GOLD EXPERIENCE, è forse il miglior disco di Prince di questo periodo; il secondo, CHAOS AND DISORDER, soffre forse della distanza ravvicinata, e convince solo i fans. Nel 1996 Prince, fresco di nozze con una delle sue coriste, Mayte Garcia, vede svanire il suo sogno di diventare padre: Mayte dà alla luce un bambino prematuro, che muore dopo poche ore. Il battito del suo cuore si sente in uno dei brani di EMANCIPATION, triplo album realizzato per la EMI.

Con il 1997, l’Artista trova il modo di essere padrone di sé stesso: si tuffa nell’avventura di Internet, e grazie al suo sito “Love 4 One Another” decide di vendere solamente “on line” il triplo CRYSTAL BALL. Nel 1998 tuttavia si accorda con la BMG per la distribuzione di NEW POWER SOUL, non fortunatissimo. Alla fine del 1999 pubblica RAVE UN2 THE JOY FANTASTIC (ironicamente, prodotto da un amico di Tafkap: Prince), di poco preceduto da THE VAULT, pubblicato dalla Warner - che altrettanto ironicamente scrive sul booklet: “Questo è materiale privato che non è stato concepito per la pubblicazione”. Il conflitto si estende a “1999”: il vecchio singolo torna di attualità per la fine del millennio, e sia la Warner che “Symbol” ne pubblicano una legittima versione.

Nel corso del 2000, una svolta: "the artist" torna a farsi chiamare ufficialmente Prince. Nel 2001 esce il primo disco pubblicato con il vecchio nome, RAINBOW CHILDREN, inizialmente distribuito solo attraverso il download dal sito www.npgmusicclub.com, seguito nel 2001 dal disco dal vivo ONE NITE ALONE.
Sempre in modo indipendente vegono pubblicati prima lo strumentale N.E.W.S. quindi MUSICOLOGY; quest'ultimo però trova anche una distribuzione importante: viene offerto prima attraverso il download a fine marzo 2004, quindi dal mese successivo viene distribuito nei negozi nientemeno che da una major, la Sony, con cui Prince annuncia di avere firmato un accordo. Contemporaneamente alla pubblicazione del disco Prince si imbarca in un esteso tour americano, dedicato prevalentemente ai classici del suo repertorio.
A fine 2005 iniziano i preparativi per il nuovo disco: esce un singolo, “Te amo corazon” e viene firmato un accordo di distribuzione con una major, la Universal. 3121 esce a a marzo del 2006, distribuito da Universal.

A metà del 2007 Prince ritorna sulle scene; annuncia una ventina di concerti durante l'estate a Londra e la pubblicazione del nuovo disco PLANET EARTH, inizialmente regalato con il supplemento domenicale di una rivista inglese: un'iniziativa che fa discutere e arrabbiare molti rivenditori di dischi, che accusano il musicista di svalutare il prodotto musicale. A luglio il disco esce anche nei negozi, per la distribuzione della Sony, che aveva già lavorato MUSICOLOGY. Il disco esce con una copertina tridimensionale e senza titoli delle canzoni, reperibili solo sul sito dell'artista.

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