Palazzo della memoria di Sherlock Holmes
Palazzo della memoria di Sherlock Holmes

Il palazzo della memoria di Sherlock Holmes esiste realmente

Il palazzo della memoria di Sherlock Holmes che utilizza per risolvere i casi esiste realmente e si basa sulla tecnica dei loci che risale ai tempi degli antichi greci.

 

 Chi ha letto i racconti di Sir Arthur Conan Doyle su Sherlock Holmes o ha visto i film e serie basati sul più famoso investigatore della letteratura inglese, sa che Sherlock, per risolvere i casi, fa spesso uso al palazzo della memoria.

 La tecnica mnemonica utilizzata dall' investigatore Holmes è un trucco utilizzato già ai tempi degli antichi greci che consente di ricordare una serie di nomi immaginando di collocarli in luoghi fisici conosciuti permette.

 Stando alle testimonianze lasciateci dagli antichi greci il primo ad usare la tecnica del palazzo della memoria, detto anche tecnica dei loci è stata utilizzata per la prima volta dal poeta lirico greco del 550 a. C. Simonide di Ceo. Secondo le testimonianze un palazzo in cui si trovava nel corso di un banchetto crollò poco dopo che Simonide era uscito. Riconoscere i commensali sfigurati sotto le macerie era impossibile, e il poeta diede un contributo fondamentale ricordando dove fossero seduti prima della tragedia.

 La tecnica dei loci” consiste nel fissare nella memoria la successione dei luoghi di un percorso a noi familiare come ad esempio la propria casa e collegarli alle informazioni da ricordare. In pratica è una tecnica di miglioramento della memoria che utilizza la visualizzazione di elementi per ricordare e organizzare le informazioni.

 A dimostrare che questa tecnica non è solo frutto della letteratura c'è uno studio pubblicato su Neuron, secondo il quale le nostre capacità mnemoniche sarebbero in qualche modo sotto sfruttate.

 Gli scienziati della Radboud University (Olanda) e del Max Planck Institute of Psychiatry di Monaco hanno chiesto ai migliori memorizzatori al mondo di mandare a mente una lista di 72 nomi in soli 20 minuti. I campioni hanno rievocato correttamente in media 71 nomi su 72. Nella stessa prova, volontari normali hanno ricordato correttamente soltanto 26 nomi.

In seguito i volontari hanno partecipato a un allenamento di sei settimane durante il quale ogni giorno, per 30 minuti, camminavano fisicamente in un luogo familiare, come la propria casa, immaginando di collocare in vari punti gli elementi da ricordare, connotandoli in modo vivido e un po' bizzarro. Dopo 40 giorni di esercizio, i volontari sono riusciti a ricordare correttamente in media 62 nomi, e a quattro mesi di distanza hanno rievocato correttamente 48 nomi.

Quindi se il vostro sogno e stato quello di diventare i nuovi Sherlock Holmes prima dovete esercitavi con la tecnica dei loci.


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