Dilemma del Tram
Dilemma del Tram

Le auto a guida autonoma e il dilemma del Tram

Le auto a guida autonoma e il Dilemma del Tram. Chi sceglieranno di salvare tra i passeggeri e i pedoni o gli altri automobilisti?

Con i recenti sviluppi nel campo delle auto a guida autonoma è ritornato di attualità il “Dilemma del Tram”. Questo dilemma etico fu proposto per la prima volta negli anni ’60 dalla filosofa inglese Philippa Ruth.

“Immaginate di trovarvi su un tram lanciato ad alta velocità e con i freni rotti. Lungo i binari si trovano delle persone bloccate che non possono muoversi. Prima dei pedoni si trova uno scambio che, attivandolo, conduce il tram su un binario morto contro un muro, la velocità è tale che lo schianto finirebbe con l’uccidervi.

Che cosa fareste? Attivereste lo scambio o salvereste la vostra vita a scapito dei pedoni?.

Una variante di questo dilemma sta tornado d’ attualità negli ultimi tempi a causa degli enormi sviluppi nel settore delle automobili a guida autonoma e ai primi incidenti che si sono registrati. Un’auto a guida autonoma potrebbe trovarsi nella situazione di dover scegliere chi salvare tra i passeggeri e chi si trova all’esterno dell’auto. Logica vuole che si preferisse il male minore, ma chi acquisterebbe un’auto che stata programmata per uccidere i suoi passeggeri, in circostanze particolari?

 I maggiori sviluppatori della guida autonoma hanno dichiarato che le loro auto daranno la priorità ai passeggeri del veicolo. Questo perché nella realtà gli incidenti sono eventi, notevolmente, complessi, ed è difficile poter prevedere se una mossa suicida dell’auto possa realmente salvare la vita di chi si trova all’ esterno dell’auto, viceversa, è più semplice e sicuro tentare di minimizzare i pericoli per i passeggeri.

Questo dilemma pone le basi per una problematica che dovranno affrontare tutti gli sviluppatori nel campo IOT. Le tecnologie cognitive stanno registrando sviluppi rapidissimi. Microsoft ha recentemente annunciato che il suo sistema di trascrizione dal parlato ha raggiunto un grado di efficienza pari a quello dell’uomo. Qualche mese fa un sistema autonomo ha battuto il campione di Go e un sistema basato su rete neurale ibrida è riuscito a orientarsi nella metropolitana londinese.

Quando le macchine saranno in grado di ragionare quasi quanto un uomo, riusciranno a elaborare i principi etici?


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