Jonesy e Ripley

Alien dal punto di vista di Jonesy

Buone notizie per i fan della saga di Alien. Finalmente dopo tanti anni scopriamo come Jonesy sia riuscito a sopravvivere all' xenomorfo in libertà sull' astronave Nostromo, assieme a Ripley (interpretata da Sigourney Weaver).

 Molti degli appassionati di Alien sono rimasti affezionati ad uno dei protagonisti della prima pellicola, risalente al 1979 e diretta da Ridley Scott. Il protagonista in questione è uno degli unici sopravvissuti, assieme a Ripley, dell'astronave Nostromo. Se ancora non l'avete capito si tratta del gatto che si aggirava per la Nostromo, mentre a bordo c'era uno xenomorfo in libertà, pronto a sterminare chiunque incontrasse, non riuscendo nell’impresa sia con Ripley che con il docile Jonesy.

Ancora oggi ci sono discussioni tra i fan di come il gatto sia riuscito a sopravvivere ad uno degli alieni più terrificanti del cinema. Dopo 40 anni, finalmente, gli appassionati potranno sapere come sono andate le cose per il gatto Jonesy. Grazie al libro illustrato Jonesy: Nine Lives on the Nostromo, i fan potranno scoprire le vicende del primo Alien dal punto di vista di Jonesy. Ovviamente, secondo Jonesy le cose sembrano essere andate in maniera leggermente differente rispetto a quanto accaduto in realtà nel film. Il libro è stato realizzato da Rory Lucey, che ha dichiarato, durante un'intervista: “L’idea mi è venuta quando ho fatto vedere il film a mia moglie che prima di iniziare mi ha chiesto: il gatto muore?”. “Per essere un film che termina con due soli sopravvissuti, uno dei quali è il gatto, non sappiamo molto di cosa ha fatto il gatto nel corso della pellicola. Come artista che vive con un goffo gatto arancione, ho iniziato a pensare a quali avrebbero potuto essere le nove vite del gatto sulla Nostromo, e così ha preso vita il libro.”

Jonesy: Nine Lives on the Nostromo segue fedelmente gli eventi di Alien, ma contrariamente al film offre un approccio più giocoso. Lucey continua “Durante i momenti più paurosi ho cercato di addolcire la situazione con delle gestualità tipiche dei gatti, come Jonesy che lecca il didietro nel guscio di salvataggio nel finale, o giocare con la tensione e mostrare Jonesy spaventato. I gatti non reagiscono alle situazioni come gli umani, mi è bastato rimanere fedele alla loro natura per ottenere un umorismo naturale”.

Mai nessuno aveva pensato che Jones, che tra altro si è visto solo nel primo capitolo della saga, a distanza di anni, avrebbe ricevuto un riconoscimento tale da dedicargli uno spin-off tutto per lui.

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